La nostra società ci spinge a credere che gli studenti modello, diventeranno persone di successo,otterranno lavori ben pagati e …conquisteranno il mondo. Secondo la società l’equazione è semplice:
vai bene a scuola = sei intelligente = fai carriera = sei felice 🙂
Quello che però, almeno fino a qualche anno fa, non era chiaro nella mente di tutti è che l’intelligenza canonica non basta per risolvere l’equazione di prima, manca un tassello e questo tassello si chiama intelligenza emotiva.
Una persona con intelligenza emotiva è una persona che sa cogliere piccoli segnali della comunicazione non verbale per capire come gli altri si sentono e spesso cerca di farli stare bene; è una persona che può assume il ruolo di leader in un gruppo, di mediatore nei conflitti, sa valorizzare le altre persone e farle sentire importanti. In sostanza, si tratta della capacità di riconoscere, comprendere e gestire le emozioni.
Basta quindi discorsi incentrati su QI, problem solving e capacità logico-deduttive freddamente utilizzate da robot umani!
Come si impara a gestire le emozioni?
Se non l’avete ancora letto, ho consigliato un paio di mesi fa in un articolo del blog il libro: Intelligenza Emotiva di Daniel Goleman. In poco tempo è diventato un best-seller e personalmente mi piace sempre ribadire che si tratta di un libro che OGNI essere umano dovrebbe leggere almeno una volta nella vita, potrebbe cambiare addirittura il modo di approcciarsi ad essa.
Ma nel caso in cui siate troppo curiosi di sapere i punti salienti di questo libro, ecco su cosa bisogna lavorare secondo Goleman per diventare dei Ninja delle emozioni 🙂
1) Consapevolezza
Essere consapevoli significa essere capaci di identificare le proprie reazioni emotive, riconoscere i pulsanti caldi che le scatenano e l’effetto che tali emozioni possono avere sui propri comportamenti.
Esempio? X ha tradito la mia fiducia, mi sento incaxxato e voglio mordere via un orecchio a X.
Prova a riflettere sulle emozioni che hai provato nelle ultime 24 ore. Scrivile in un diario e rispondi a queste domande:
- Quante diverse emozioni ho provato nelle ultime 24 ore? Ce n’è stata una che è prevalsa sulle altre?
- A che intensità in una scala da 0 a 10?
- Quanto sono durate?
- Con quanta facilità le ho sapute identificare?
- Qual è stato il bottone caldo che le ha innescate?
2) Autocontrollo
Oltre ad essere consapevole delle tue emozioni e dell’impatto che queste possono avere su te stesso e sugli altri richiede che tu sia in grado di regolare e gestire le tue emozioni. L’autocontrollo è la capacità di resistere alle tempeste emotive che possono scatenarsi dentro di te ed è uno degli strumenti più efficaci di cui puoi disporre. Potresti prvare questo articolo per allenarlo.
3) Motivazione
La motivazione intrinseca è un altro aspetto che gioca un ruolo chiave nell’intelligenza emotiva. Le persone emotivamente intelligenti sanno come motivarsi per raggiungere i loro obiettivi, inseguono le loro passioni e sono anche in grado di motivare le altre persone.
Chi è emotivamente intelligente è in grado di entrare in quello che gli psicologi chiamano stato di flusso. Vuoi saperne di più? Leggi questo super articolo 😉
4) Empatia
L’empatia è la capacità di leggere le emozioni negli altri e sapersi mettere nei loro panni. Personalmente è una delle qualità che più apprezzo nelle persone. Ad esempio se ti accorgi che qualcuno sta male o è triste potrai cambiare il modo in cui utilizzi la tua comunicazione, potrai trattarlo con maggiore attenzione e cura.
5) Abilità sociali
In ambito lavorativo saper costruire relazioni di qualitàcon i colleghi è importante sia per lavorare bene nel team di lavoro sia nella leadership per influenzare e ispirare gli altri.
Le persone emotivamente intelligenti hanno una sicurezza naturale, tirano fuori il meglio dalle altre persone e sanno far sentire a proprio agio gli altri in loro presenza interessandosi a loro e dandogli completa attenzione. In situazioni difficili non si fanno prendere dal panico e rimangono focalizzate sulle soluzioni, hanno sempre un quadro generale positivo che aiuta a realizzare che le cose potranno sistemarsi.
Prova a sperimentare questa settimana 😉