La memoria vien mangiando

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Ci siamo: pensi che sia giunto il momento di cominciare a prenderti cura del muscolo che hai tra le orecchie? Sappi che devi essere come Rambo: bandana e coltello tra i denti per cercare almeno per qualche periodo (soprattutto quelli partcolarmente stressanti) di evitare le abitudini nocive ed instaurarne di salutari.

Pronto? Cominciamo!

Evita i 5 nemici della memoria

  • Alcool – Il nemico numero 1, risaputo. L’alcool distrugge i neuroni e le cellule cerebrali, in particolare l’ippocampo, che è essenziale per la memorizzazione.
  • Cannabis ed altre droghe – Distruggono neuroni e sinapsi, causando disturbi alle funzioni intellettive: altrettanto risaputo.
  • Mancanza di sonno – La stanchezza rallenta l’organismo. Anche durante le ore di sonno le informazioni passano dall’ippocampo alla neocorteccia, in cui vengono memorizzate. Se proprio non puoi fare a meno di ‘perdere tempo a dormire’, concediti dei piccoli sonnellini di 15 minuti ogni  3 ore.smettere-fumare-motivi 
  • Stress – Uno studio americano ha dimostrato che il volume dell’ippocampo dei soldati che hanno trascorso diversi mesi in battaglia passa da 12 cm^3 a 2 cm^3. Attenzione quindi, c’è un momento per lavorare e un momento per rilassarsi: è molto importante!
  • Tabacco –  Studi recenti sull’Alzheimer hanno dimostrato che la nicotina favorisce e peggiora la malattia. Inoltre, il fumo aumenta le palpitazioni cardiache e conseguentemente altera il flusso sanguigno che dal cuore arriva al cervello. 

Dopo averti allarmato per bene (ognuno di noi ha almeno una di queste scorrette abitudini) passiamo alla cucina! Sì, anche e soprattutto attraverso un’alimentazione adeguata e VARIEGATA (attenzione amici vegetariani!) riusciamo a garantirci ottime performaces cognitive.

Le 4 regole per aumentare la memoria a tavola

  1. Fare sempre una prima colazione molto ricca, entro un’ora dal risveglio. La prima colazione, così come qualsiasi pasto, deve essere bilanciata tra carboidrati e proteine, almeno dal punto di vista del volume delle parti.
  2. I semi oleosi (mandorle, nocciole, e soprattutto noci) sono dei veri supporti per la funzione cerebrale. Tra un biscottino e una noce, meglio una noce (e anche due). Attenzione comunque a non esModel brain on brown backgroundagerare con la frutta secca. 4-5 mandorle/ noci/ nocciole bastano all’apporto giornaliero! Devi pensare che sono comunque ricche di acidi grassi.
  3. I frutti di bosco, mirtilli, lamponi, fragole hanno una ottima capacità antiossidante e apportano molte sostanze utili allo studio, meglio di qualsiasi biscotto.
  4. L’uso di bevande dolcificate (soft drink eccetera) può generare delle ipoglicemie severe che tolgono concentrazione ed efficacia allo studio, l’acqua è perfetta.

In linea generale sappi che si ha un basso livello di attenzione intorno a mezzogiorno e subito dopo i pasti, quando lo stomaco ha fame o è in fase digestiva. Un consiglio: in un periodo di intensa attività intellettuale, cerca di adottare un rigore quasi militare nell’utilizzo del tuo tempo: alzati, ripeti, consuma i pasti… ogni giorno sempre alla stessa ora.

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