Siamo entrati nella magia del Natale e, dopo aver tanto lavorato o studiato, le prossime sono le settimane giuste per concederci un meritato riposo (un pò meno per il mondo degli universitari per il quale vanno i nostri migliori incoraggiamenti).
Prenderci un pò di tempo per stare con i nostri familiari e gustarci un buon libro con una tazza di tè caldo in mano e una coperta, non ha prezzo se fuori è freddo e scende la neve. L’inverno e il buio offrono la possibilità di pianificare nuovi progetti, dare sfogo alla creatività ma soprattutto prendersi cura di sè stessi e autoanalizzarsi: quali aspetti di noi stessi vogliamo modificare, quali abbiamo scoperto essere produttivi e positivi? Quali aspetti di altre persone che apprezziamo vorremmo vedere in noi stessi?
Vi voglio dare un piccolo spunto con un’antica leggenda che i nostri corsisti conoscono bene perchè è scritta nell’ultima pagina dei loro manuali. E in occasione di questa festa come il Natale dove la condivisione e la generosità sono protagoniste, io e tutto il mio Team vogliamo regalarla a tutti i lettori del nostro blog.
Vi fu un tempo in cui tutti gli uomini erano divinità. Ma gli uomini abusarono a tal punto di questa condizione privilegiata, rivelandosene in questo modo indegni, che il signore degli dèi, decise di togliere loro la divinità e di nasconderla lì dove fosse impossibile ritrovarla.Dove?Raccolse un gran consiglio per risolvere questo problema e gli dèi minori proposero: “Seppelliamo la divinità dell’uomo nella terra”.Ma il signore degli dèi obiettò: “No, non basta, perché l’uomo scaverà e la ritroverà”.Gli dèi allora replicarono: “Gettiamo la divinità nel più profondo degli oceani”.E di nuovo il signore degli dèi obiettò: “No, perché prima o poi l’uomo esplorerà le cavità di tutti gli oceani e sicuramente un giorno la ritroverà”.Gli dèi minori, allora, conclusero: “Non sappiamo dove nasconderla perché non sembra esistere -sulla terra o in mare- luogo alcuno che l’uomo non possa una volta raggiungere”.Allora il signore degli dèi disse: “Ecco ciò che faremo della divinità dell’uomo: la nasconderemo nel suo io più profondo e segreto, perché è il solo posto dove non gli verrà mai in mente di cercarla”.Da allora l’uomo ha compiuto il periplo del pianeta, ha esplorato e scalato montagne, ha scavato la terra e si è immerso nei mari alla ricerca di qualcosa che si trova ancora oggi dentro di lui.
Buona riflessione