Riesci a vedere cosa si cela dentro l’immagine che hai visto sopra?
I “fotolettori”, usando una tecnica molto simile a quella per vedere le immagini in 3D, non solo aumentano enormente la velocità di lettura e la quantità delle letture, ma trattengono e richiamano alla mente anche dati inutili in quantità molto maggiore rispetto alle loro capacità abituali. Come molti altri geni, Paul Scheele, inventore del PhotoReading, a scuola era uno studente mediocre. La lettura era per lui un compito lento e faticoso. I corsi di lettura veloce aiutarono Scheele ad aumentare la propria velocità di lettura da 170 a 5.000 parole al minuto, con il 70% di comprensione.
Non sarebbe bello sapere di poter leggere o studiare un libro comprendendo buona parte delle informazioni in 2 ore? Tutto questo non è invenzione, ma realtà con un buon allenamento.
Il PhotoReading ci libera dal bisogno di vocalizzare mentalmente, consentendoci di leggere alla velocità del cervello invece che alla velocità della lingua. Quando imparavano l’alfabeto, dovevamo pronunciare a voce alta ogni lettera prima di riuscire a riconoscere una parola. In seguito, abbiamo imparato a riconoscere a colpo d’occhio le parole o addirittura rasi o paragrafi interi. Il PhotoReading porta questo processo un passo avanti permettendoci di assorbire due pagine intere alla volta. Dapprima sembra impossibile: si legge infatti troppo velocemente perchè si possa riconoscere e vocalizzare una parola dopo l’altra. Una volta messa da parte l’abitudine della vocalizzazione mentale, tuttavia, scoprirai presto che è molto più comodo lasciare che il tuo cervello elabori il testo alla sua velocità naturale, e cioè molto, molto velocemente.
La tecnica del PhotoReading
Qui verranno delineati solo gli aspetti fondamentali della tecnica.
Prima fase: entra nello stato di PhotoReading
Metti il libro davanti a te. Chiudi gli occhi e diventa consapevole di ogni parte del tuo corpo. Siediti in posizione eretta. Appoggia entrambi i piedi per terra. Respira in modo profondo e regolare. Rilassati.
Seconda fase: dichiara lo scopo per cui leggi
Prima di iniziare, dichiara in silenzio lo scopo per cui leggi proprio questo materiale. Paul Scheele disse: “Ci sono cose che vale la pena leggere molto attentamente. Ce ne sono altre che non vale la pena leggere per niente”.
Se vuoi assaporare i sonetti di Shakespeare, probabilmente faresti bene a leggerli nel modo tradizionale, masticando e digerendo ogni singola parola. Ma se ti abboni ad un servizio online e vuoi evitare di leggere il manuale di istruzioni di 250 pagine, potresti preferire leggere tutto in una volta grazie al PhotoReading.
Terza fase: anteprima
Più precisa è l’idea che fai in anticipo del libro, più facile sarà per te fotoleggerlo. Prima di tutto, esamina la struttura globale del libro. Leggi l’indice, i titoli e i sottotitoli di ogni capitolo, il glossario, il testo sul fronte e sul retro della copertina, e in seguito tutte le parti scritte in grassetto o in corsivo. Leggi anche tutte le caselle di testo, i diagrammi e gli elenchi. Questo dovrebbe darti una buona idea della struttura del contenuto del libro.
Quarta fase: raggiungi la foto-focalizzazione
Quando stai fotoleggendo, non concentrarti mai sulle singole parole. Invece, concentra la tua attenzione sullo spazio bianco attorno l’intera pagina, concentrandoti solo sullo spazio bianco. Vedrai entrambe le pagine allo stesso tempo, e anche le mani che tengono il libro ai due lati. La pagina assumerà un aspetto quasi tridimensionale. Quando ottieni questo senso di profondità, hai raggiunto la fotofocalizzazione, Questo modo di vedere è molto simile alla visione semisfuocata che si usa quando si guardano le nuove immagini stereottiche del Magic Eye [Immagini tridimensionali all’interno di figure apparentemente astratte] – l’immagine che hai visto prima di scrollare in basso.
Quinta fase: fotoleggi
Ora comincia a voltare le pagine, rimanendo su ognuna di esse per uno o due secondi. Rimani rilassato. Fà in modo che la tua mente rimanga più vuota possibile. Evita pensieri negativi oppure allontanatene con delicatezza se ti capita di averne. Evita soprattutto di generare profezie auto-vericantisi come ad esempio “Non funzionerà”. Un modo per mantenere la mente riassalta e positiva è cantare un motivo un motivo al ritmo in cui volti le pagine. Potresti cantare “Relax… Relax..” oppure “Mantieni lo stato… Vedi la pagina..”. Non provare a leggere le pagine, ma assicurati di guardare ogni coppia di pagine per un secondo o due. Continua a fotoleggere fino alla fine del libro. Quando hai finito, non metterti alla prova cercando di ricordare ciò che hai appena fotometro. Questo servirà solo a scoraggiarti. Devi seguire le procedure di attivazione descritte in seguito per richiamare qualsiasi informazione.
Sesta fase: dormici sopra
Da’ tempo alle informazioni di incubarsi nella tua mente. Se hai fretta puoi cominciare l’attivazione dopo 20 minuti. Tuttavia, la cosa migliore è aspettare 24 ore piene: i ricercatori del Weizmann Institute di Rehovot, in Israele, hanno scoperto che le abilità apprese si consolidano nel cervello durante la fase REM del sonno. In determinate attività la performance, infatti, migliora il giorno successivo all’apprendimento di un abilità, anche se nel frattempo non è stata svolta alcuna pratica. Un effetto simile sembra verificarsi con il PhotoReading.
Settima fase: attivazione
A volte le informazioni che hai fotometro si attivano spontaneamente, senza la tua consapevolezza conscia. Una volta un docente in un’università statale del Minnesota fotolesse due libri per preparare un discorso, poi ci dormì sopra. Durante il sonno, sognò di tenere il suo discorso. Si svegliò all’improvviso e buttò giù per iscritto tutto ciò che riusciva a ricordare del sogno. Al mattino, quando riguardò i suoi appunti, il professore si rese conto che il discorso era pronto al 90%.
Associato al tuo studio abituale, il PhotoReading velocizzerà molto i tuoi progressi in quasi ogni ambito conoscitivo. Si tratta di una meta-abilità che ha pochi eguali.
Memorizzare un testo e un ottimo modo per superare gli esami con successo, preparare una presentazione e migliorare il proprio bagaglio culturale. Se vuoi impararlo parola per parola, studia piccoli brani alla volta. Alcune tecniche, come la visualizzazione o dei movimenti fisici, possono aiutarti a richiamare alla memoria le informazioni ogni volta che ti servono. Naturalmente, non e sempre necessario memorizzare tutto alla lettera, a volte potrebbe essere invece più utile imparare a memoria le idee principali o le citazioni più importanti.
Il movimento aiuta molto la memorizzazione. La kinesiologia educativa infatti spiega come i due emisferi cerebrali hanno compiti, mansioni e particolarità differenti che si integrano in continuazione. L’emisfero sinistro focalizza i dettagli, mentre il destro ha la visione d’insieme, e quindi sono complementari e necessari l’uno all’altro. Spesso, però, a causa dello stress o di posture sbagliate i due emisferi comunicano male e attraverso il movimento si ristabilisce l’equilibrio tra i due emisferi e quindi migliora anche il ricordo.